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PANINO: UNA PASSIONE ANCHE DA CHEF
Un tempo relegati nel pranzo al sacco o considerati cibo da fast food, oggi i panini non hanno nulla da invidiare ad un piatto ben cucinato. Provate a chiedere ai grandi chef stellati che cosa mangiano più frequentemente e avrete una sorpresa. Perché al top delle preferenze c’è spesso il sottovalutato e bistrattato panino, ossia la risorsa più semplice, ma gustosa e immediata, della nostra gastronomia.
Un jolly del mangiare quotidiano che i migliori cuochi condividono con buona parte di italiani. Secondo una recente ricerca condotta da Doxa per Negroni, per 6 italiani su 10 il panino rappresenta addirittura un pasto consumato almeno una volta alla settimana, per tutto l’anno. Qualche tempo fa il Centro studi Fipe Confcommercio aveva anche provato a quantificare quanti panini mangiamo ogni giorno fuori casa: un milione e mezzo, per un totale di mezzo miliardo all’anno. Numeri che presumibilmente devono essere riconsiderati al rialzo visto che il “fast good” all’italiana è oggi una realtà condivisa e consolidata.
Con pause pranzo da pit-stop di Formula Uno, il panino è perfetto: sazia, nutre, piace ed è ready-to-eat, ideale per gustato al bar, per strada o in ufficio, seduti davanti al computer. Inoltre è gratificante, non solo perché può essere declinato in migliaia di versioni diverse, ma perché si può anche personalizzare.
Anche il grande chef Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo di Alba, 3 stelle Michelin, ha sperimentato un golosissimo panino d’autore ispirato al tartufo bianco d’Alba. E visto che tra qualche giorno inizierà la prestigiosa Fiera Internazionale del tartufo bianco potrebbe essere l’occasione giusta per far visita al grande chef e provare questa delizia.