Street food, ecco l'Italia del mangiare buono e veloce
Sulla scia del successo televisivo estivo di “Unti e Bisunti” che ci ha raccontato l’Italia del mangiare buono e veloce, abbiamo pensato di fare un giro qua e là attraverso lo Stivale per scoprire i templi dello street food italiano.
Mangiare per strada comporta infatti mille sfaccettature, a seconda del luogo che si visita e delle tradizioni. Quale piatto meglio di un panino co’ lampredotto gustato in pieno centro storico a Firenze, ad esempio, può rievocare la tradizione mercantile toscana, quella delle botteghe dove si bollivano e vendevano le interiora meno nobili del bovino?
Dal centro-nord al sud, quello della tradizione gastronomica siciliana. Un morso al succulento pane c’a meusa e l’anima sanguigna e pittoresca della Palermo popolare esplode in bocca nel sapore aggressivo di questa prelibatezza.
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Ma un viaggio lungo le strade dello street food italiano declinato in panini della tradizione non può non contemplare il golosissimo pane con la porchetta tipico dell’entroterra laziale.
Quando si arriva in Emilia-Romagna, poi, la variegata tavolozza delle prelibatezze da assaporare passeggiando diventa sconfinata: dallo gnocco fritto tipico della provincia di Modena e Reggio Emilia, alla crescentina bolognese, dalla torta fritta tipica del parmense al pinzino di Ferrara.
Sorella gemella della piadina è la crescia, diffusa soprattutto in Umbria e nelle Marche. Infine accanto alla ricchissima antologia dello street food emiliano e romagnolo, non si può infine non citare I pan co’grifi aretino, la versione “di strada” di una classica ricetta locale, i grifi all’aretina appunto.