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La “pitta” d’autore, il panino farcito per salutare l'estate
Pitta, prosciutto San Daniele Dop, olive, pecorino (crotonese dop) e, udite udite, un fico d’india. Oggi vi prendiamo subito per la gola. Gli ingredienti di un nuovo spettacolare panino per rubare la vostra attenzione. Seguiteci…
Settembre è un mese strano. Tutto torna alla normalità. Per molti, ma non per tutti, il quotidiano diventa Quotidiano nel vero senso della parola, con rari scostamenti dai binari della ripetitività. La parentesi agostana è terminata, le ferie sono un lontano ricordo. Abbiamo già detto (e presentato) del panino per la riapertura delle scuole. Per chi torna invece al lavoro, i ricordi delle giornate senza impegni e senza stress si fanno più acuti mano a mano che passano le giornate.
Personalmente parlando, mi affido alla memoria. Ai ricordi positivi. Vicini nel tempo, dunque ancora più vivi. Anche a quelli eno-gastronomici (semplici e immediati): un piatto , un sapore nuovo, un abbinamento particolare, tutto aiuta.
Abbiamo chiesto a Teresa Balzano, aka Peperoni e Patate, di salutare l’estate attraverso un panino. E lei lo ha fatto nel modo che più ci piace. Con gli ingredienti che vi abbiamo elencato prima e con un “racconto” che abbiamo fatto subito nostro. Fin da quando abbiamo iniziato a parlare di panini d’autore e a chiedere agli chef di realizzare il “loro”, il legame con il territorio è stato un elemento imprescindibile. Una conditio sine qua non. Esplicita nella (nostra) richiesta, ma allo stesso tempo spontanea (nella loro realizzazione). D’altronde, cosa c’è di più bello e soddisfacente che pescare nelle ricchezze della propria terra, in quello che si conosce meglio (e da più tempo)?
Teresa ha fatto proprio questo per salutare l’estate. Ha pescato nel baule dei prodotti calabresi (sua terra di origine, lei “trapiantata” a Milano) e ha tirato fuori dal cilindro una pitta d’autore. Come dice lei “questo panino vuole racchiudere in un sol boccone le vacanze appena passate. Un panino-memoria dei momenti trascorsi tra il mare e il sole caldo della Calabria. Oltre al pane, tipicissimo del territorio, anche la farcitura è frutto di questa terra”. Con l’unica eccezione del prosciutto San Daniele Dop, vero e proprio simbolo del territorio friulano di origine.
Non vogliamo togliervi la sorpresa. Leggete il suo post, tutto d’un fiato. Capirete perché è un saluto all’estate che se ne è andata. E coglierete a fondo il legame di Teresa con la sua terra.
A noi è piaciuto (lo avrete capito da queste parole), speriamo abbia lo stesso effetto su di voi.
In questo modo è anche più semplice, e meno triste, affrontare l’autunno!