McMayo: un panino veloce e gustoso per un momento altrettanto “fast”…
McMayo. No, non vogliamo scopiazzare la famosa catena di fast-food. Ma il nome di questo nuovo panino ci piace. Un po’ americano, ma molto italiano negli ingredienti e nella realizzazione: mortadella Bologna IGP Negroni, maionese fatta in casa (come non potrebbe essere), carciofini sott’olio, losanga di pane al farro (di Gabriele Bonci, e non dobbiamo aggiungere altro!). Un panino veloce da preparare ma intenso nel gusto. Così come è il momento a cui si “ispira”: la gara dei 100 metri delle Olimpiadi.
L’autore è un giovanissimo gourmet della Capitale, amante del buon cibo da quando era in fasce. Lorenzo, questo il suo nome, ama dividersi – anche attraverso il suo blog – tra chef stellati, produttori di eccellenza (vedi Bonci per la pizza, Bottega Liberati per la carne, ecc.) e luoghi culto della gastronomia di qualità. Viaggia, gira, chiacchiera, scrive, recensisce, lo si trova sempre quando l’occasione è di quelle che contano (“gastronomicamente” parlando). È giovanissimo, ma la passione compensa la giovane età.
Passione, e piacere, che traspare anche dal panino che ha preparato per noi. Il McMayo è pensato per regalare un momento goloso e di grande soddisfazione. Perché un panino? Il perché lo capiamo fin dall’inizio: “il panino è il riassunto di una qualsiasi cultura gastronomica. Un panino ti rappresenta negli stati d’animo, ti viene incontro nei momenti di bisogno. Ma soprattutto è una delle più assolute libertà espressive culinarie”. Come non potremmo non essere d’accordo?
La sua anima capitolina traspare chiara e diretta, senza tanti giri di parole: “cadrò sicuramente nella retorica ma a quanti di noi romani non scende una lacrimuccia di commozione quando si parla di panino con la mortadella (o mortazza)???”. Ma non solo pane e mortadella. Davanti alla tv, con gli amici, per vedere la gara dei 100 metri (aggiungiamo noi, anche per la gara dei 200 stile della Pellegrini o per il finale di una bella partita del Settebello, giusto perché adesso gli spunti e i momenti non mancano!), ecco spuntare il panino: ma il suo (di Lorenzo) è più carico e godereccio, un momento “energetico” che ben si lega a quell’istante rapido ed intenso, di estrema tensione e palpitazione.
Forse non un esempio di leggerezza culinaria (lo ammette anche lui, ma qualche volta uno strappo alla regola si può fare! Anche volentieri…), ma sicuramente tanto buono. Gli crediamo sulla parola! E chissà che non proveremo a farlo anche noi. Le indicazioni le abbiamo tutte.
Un’unica raccomandazione, o meglio un consiglio: il panino non lo dovete per forza mangiare in 10 secondi! Avete a disposizione più tempo rispetto alla gara dei 100 metri. Non dovete essere dei velocisti anche nell’atto del consumo. Così lo gusterete meglio…