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Ipse dixit. Eataly secondo chi lo ha creato!
Guardiamo oltre le righe. E sorridiamo un po’… (e concludiamo la presentazione di Eataly Roma, che forse già ne avete le scatole piene).
Ecco la “top 5” della presentazione di Eataly Roma alla stampa. Il modo (nudo e crudo) di sapere cosa ne pensa il suo fondatore. Per capire quali sono, secondo Farinetti, i suoi punti di forza!
1. Qui da Eataly “si mangia ciò che vendiamo, si vende ciò che mangiamo”. Mangiare e vendere sono due facce della stessa medaglia?!
2. “Abbiamo scelto i migliori”: questo è il mantra che accompagna ogni tappa (luogo) di Eataly Roma. Dal piano terra al quarto piano, è impossibile non incontrare l’eccellenza e la qualità. La grande novità di Eataly Roma, che lo distingue da tutti gli altri Eataly nel mondo, è la produzione interna. Il 20% di quello che viene venduto è infatti prodotto all’interno della struttura, nel panificio, nella birreria, nella pescheria, ecc. Un bel passo avanti, una sorta di km0 tutto “eataliano”.
3. “Io penso che l’orgasmo si provi in due occasioni: nel fare l’amore e nel mangiare. È tanto più profondo quanto più conosci il partner o quello che stai mangiando”. Ecco perché prima vogliamo far conoscere al nostro pubblico quello che sta per mangiare, per farlo godere…
4. Eataly vuol dire “la semplicità al potere” : qui la facciamo vedere, lì la potete mangiare!
5. (rivolto ai giornalisti stranieri) Scrivete che “a Roma d’ora in poi si deve visitare il Colosseo, i Musei Vaticani ed Eataly”. Come dire, Eataly dovrà vivere sulla grande Roma, sull’Italia intera ma anche (e molto) sul turismo.
Comunicatore, genio, imbonitore, esperto. Tanto si può dire, tanto si può pensare (di Farinetti).
A voi il giudizio, noi volevamo concludere la presentazione di Eataly con un sorriso….