Tra Asia ed Europa, tra gusto e storia – Seconda Parte
Quando arriva il momento del pranzo ad Istanbul si ha veramente l’imbarazzo della scelta, ed è difficile rinunciare alla tentazione di consumare più di uno spuntino. Tappa obbligatoria per ogni amante del panino è la zona di Eminonu intorno al ponte di Galata, da cui ogni giorni partono centinaia di traghetti che attraversano senza sosta il Bosforo, il Corno d’Oro e il mar Marmara.
La parola d’ordine è balik ekmek.
Adeguarsi agli usi locali e molto semplice, basta infatti buttare un’occhiata furtiva ai chioschi con maggiore affluenza di popolazione turca per rendersi conto della direzione da intraprendere. All’interno di un morbido panino, simile per consistenza ad una baguette ma di dimensioni maggiori, viene adagiato un filetto di pesce azzurro cotto precedentemente su delle griglie posizionate qua è là davanti a questo trafficato scalo portuale.
Condito con abbondante cipolla cruda e insalata, è una pietanza rapida e genuina, anche se bisogna prestare attenzione alle spine che non sempre vengono tolte con cura dagli addetti alla preparazione; gli abitanti del luogo non sembrano comunque farci caso, e con molto nonchalance fanno finta di niente, probabilmente perché il gusto di questo panino è così veritiero e schietto da far dimenticare questa piccola mancanza.
Sedetevi sulle lunghe panche di legno che danno sul mare, aggiungete un po’ di succo di limone, sorseggiate l’immancabile tè e godetevi uno scenario unico al mondo.
Se poi avete voglia di donare un tocco gourmet a questa preparazione vi sarà sufficiente attraversare la strada dirigendovi verso il vicino e imperdibile Misir Carsisi, il famoso mercato delle spezie. Qui potrete sbizzarrirvi nella scelta della speziatura che più ritenete adatta al vostro panino. Pepe bianco, peperoncino o noce moscata faranno al caso vostro. (continua)