Della Spagna, del pane e della fantasia – Terza parte
Non esiste un limite agli abbinamenti che gli spagnoli riescono a realizzare per gratificare al meglio il loro palato, e realmente rischiate di trovare di tutto sopra un piccolo pezzo di pane o in mezzo alle morbide fette di un bocadillo. Al nord della penisola iberica va molto di moda realizzare dei panini con il baccalà simile a quello alla livornese (senza l’ausilio delle olive) e arricchirlo con gamberetti lessati e atti ad aggiungere la giusta quantità di nobile grassezza che soltanto i crostacei possiedono. Ed un altro must è l’utilizzo della salsiccia piccante, il chorizo, per insaporire ogni sorta di bocadillo.
Per le tapas, originarie dell’Andalusia, il discorso si fa regionale, con mille e una variante sul tema. Di particolare interesse e degni di una vera e propria venerazione popolare sono i pintxos, la variante inventata a San Sebastian per proporre questi capolavori culinari in miniatura. Il nome significa letteralmente stuzzicadenti, e sta ad indicare lo strumento con cui queste tapas vengono consumate in giro per il paese, sorseggiando una fresca e bionda birra.
E San Sebastian vi risulta fuori mano potete sempre fare un salto al Mercado de San Miguel di Madrid, a due passi da Plaza de Puerta del Sol.
Un tempio della gastronomia nel cuore della capitale spagnola, dove troverete delle eccezionali materie prime, dal prosciutto alle ostriche, ma soprattutto i pinchos, piccole fette di pane tostato accompagnate da Pulpo a la Gallega (polipo cucinato alla maniera della galizia) o Bonito del Norte (una qualità di tonno spagnola) e chi più ne ha più ne metta.
Come avete letto basta perdersi un po’ tra mercati, alimentari e ristoranti, uscire un istante dai classici gusti e sperimentare qualcosa di diverso ma altrettanto valido.
Perché mai come in questo caso tentar non nuoce…
Vi lascio per ora con il sapore della Spagna, il nostro viaggio riprenderà dopo la pausa estiva. Buone vacanze a tutti!