Carlo Alberto: storia e curiosità di un pane ricco di storia e sapore
Originario del Piemonte, come tanti altri pani regionali, il Carlo Alberto è preparato con ingredienti ricchi di sapore e carattere.
Grazie alle acciughe e alle noci, il pane di Carlo Alberto assume un sapore unico e ricercato, adatto ai palati più esigenti e a chi, a tavola, ha voglia di tradizione e sperimentazione.
La storia
La storia del pane Carlo Alberto, proprio come quella dei bagel, si basa su racconti tramandati nel tempo. Nessuna prova storica racconta della ricetta originale del pane Carlo Alberto, ma il suo gusto toglie ogni dubbio: è un pane saporito e generoso, perfetto per essere il protagonista delle tavole più importanti.
Pare che la creazione di questo pane della tradizione piemontese, sia merito del Re Carlo Alberto in persona e alla sua rinomata passione per il buon cibo e il buon vino. Re Carlo Alberto commissionò ai suoi cuochi la realizzazione di un pane ricco e sostanzioso, utile per diventare un gustoso piatto unico per sfamare le truppe sabaude impegnate nella prima Guerra di Indipendenza.
L’abilità dei cuochi del Re andrò oltre la richiesta del sovrano e realizzarono un pane non solo adatto a sostituire un intero pasto, ma che durasse nel tempo senza deteriorarsi o indurirsi.
Acciughe e noci occupano uno spazio importante nella cucina piemontese. Le noci, come le nocciole, sono ingredienti immancabili nei tipici dolci piemontesi come la torta di noci, le famose copete, antichi biscotti delle occasioni speciali, e il cioccolato.
Ma anche le acciughe, protagoniste della celebre bagna cauda, tra le salse più saporite di Italia, sono un punto di riferimento nella cucina del Piemonte.
Strano pensare che, in una regione senza il mare, ci siano piatti tipici a base di pesce, ma la storia non può che chiarire ogni dubbio.
Si racconta che, in tempi molto antichi, i commercianti di sale di ritorno dalle saline della Provenza dovevano pagare alti dazi su questa merce. Per sottrarsi a queste pesanti tassazioni, durante il trasporto ricoprivano di acciughe, pescate nelle coste francesi, l’ultimo strato delle loro botti. In questo modo, i gabellieri incaricati della riscossione delle tasse, venivano ingannati dai commerciali che si ritrovavano dunque sollevati dai pagamenti.
Con il passare del tempo, i commercianti di sale si accorsero che il commercio delle acciughe era molto meno rischioso e allo stesso tempo garantiva un guadagno più alto. Nacque quindi il mestiere degli acciugai, anciuè in piemontese, che mettevano sul loro carretto le acciughe sotto sale e le vendevano porta a porta alle massaie piemontesi.
Oggi, per la preparazione del pane Carlo Alberto, si usanole acciughe del Mar Cantabrico, noci piemontesi, uova e burro, gli ingredienti cardine di questo prezioso pane, che oltre ad essere molto nutriente è una vera esplosione di sapori.
La materia prima
Quello che differenzia il pane di Carlo Alberto dagli altri pani ricchi di ingredienti come ad esempio il panfrutto, è sicuramente la presenza delle nobili acciughe del Mar Cantabrico, pesci azzurri sapidi e carnosi che donano a questo pane una salinità marina eccezionale. Queste acciughe, tra le più preziose d’Europa, sono pescate tra le coste settentrionali della Penisola Iberica e quelle della Francia Occidentale. Dopo essere state pulite, le acciughe del Cantabrico sono messe sotto sale per favorirne la conservazione. Prima dell’uso vengono dissalate, accuratamente spinate e poi tagliate in piccoli pezzi che conferiscono al pane una texture unica.
Oltre alle acciughe, il Panificio Grazioli seleziona le migliori noci biologiche italiane, da mescolare alla farina di tipo 2 macinata a pietra insieme alla farina di segale integrale e al lievito madre.
Il mix di farine esalta una le caratteristiche dell’altra: da una parte, la farina di frumento integrale, permette la lievitazione grazie all’alta presenza di glutine, dall’altra, la farina di segale, conferisce al pane una migliore digeribilità e un caratteristico profumo.
Il segreto per preparare un ottimo pane di Carlo Alberto è proprio nella qualità degli ingredienti che devono essere scelti con cura e massima attenzione.
Il procedimento
Per preparare il pane di Carlo Alberto, si impastano le farine con lievito, acqua, burro e sale, il composto deve essere amalgamato con cura per circa 3 minuti, poi si aggiungono uova, noci e acciughe del Cantabrico.
L’impasto viene fatto girare nell’impastatrice per circa 20 minuti e in seguito develievitare per circa 2 ore. Da questo impasto si ricavano dei filoncini che sono appoggiati delicatamente sui telai e coperti con un panno asciutto e lasciati riposare per altre 4 ore.
I filoni di pane sono infine infornati a 225°C per 25 minuti.
L’abbinamento
Il pane di Carlo Alberto è ricco di ingredienti e di sapore, per questo deve essere abbinato ad un salume dal gusto semplice e genuino come la Pancetta Coppata Negroni.
Il gusto sapido dell’abbinamento potrà essere contrastato da un formaggio leggero e fresco come la ricotta o il Primosale.
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