Pane all’olio: il viaggio in Nord Italia alla scoperta della forza del pane
Tradizionalmente presente in ogni forno, il pane all’olio proviene senza dubbio dalle regioni settentrionali d’Italia.
Anche se non sono ben note le sue vere origini, il pane all’olio si è guadagnato un posto d’onore sulle tavole del nostro Bel Paese, trasformandosi da semplice pane di accompagnamento a protagonista di irresistibili panini gourmet.
Grazie alla sua consistenza soffice, il pane all’olio è perfetto in abbinamento a qualsiasi tipo di salume, ma è il Gran Cotto 100% Italiano Negroni a renderlo eccellente valorizzandone consistenza e sapore.
La storia
Il pane all’olio, nato in Nord Italia, è una versione arricchita del pane comune e ancora oggi è preparato in innumerevoli formati.
La data di nascita del pane all’olio e pressoché sconosciuta, ma pare che sia nato nelle più fredde regioni settentrionali perché l’aggiunta di olio rendeva l’impasto più resistente al freddo.
In passato, i laboratori in cui si preparavano gli impasti del pane non disponevano di forno interno. Per cuocere il pane bisognava infatti recarsi nel cortile, luogo in cui solitamente si trovava il forno a legna. Nelle stagioni invernali, quando il clima si faceva particolarmente rigido, il trasporto del pane dal laboratorio al forno poteva compromettere il processo di lievitazione.
I panettieri più esperti aggiunsero l’olio all’impasto e questa intuizione fu vincente, si ottenne un pane morbido all’interno con una finissima crosta esterna, adatto ad accompagnare tutti i pasti. Aggiungere quindi una parte grassa all’impasto del pane, lo preservava dagli sbalzi di temperatura, primo complice di un pane poco morbido e non correttamente lievitato.
Il pane all’olio si prepara in tutta Italia nello stesso modo, variano solo le forme e le pezzature, la quantità e la qualità dell’olio utilizzato. L’unica eccezione la si trova nella biova mantovana in cui la parte grassa dell’olio è sostituita dallo strutto, proprio come accade per le piadine.
Le diverse forme del pane all’olio
Banane: si tratta del formato più classico del pane all’olio. Le banane all’olio hanno una forma leggermente ricurva ed allungata e ricordano proprio il frutto da cui prendono il nome.
Trecce: disponibili in diverse pezzature, le trecce di pane all’olio sono ideali per tavolate numerose, oltre ad essere perfette come decorazione.
Cerchi: questa forma di pane all’olio ricorda una classica ciambella. La superficie può essere arricchita con semi di papavero o di sesamo.
Ragnini: anche questo formato si presta alla decorazione della tavola, ottimo per aperitivi a base di salumi e formaggi.
Montasù: di origini veronesi, questo pane all’olio si ottiene avvolgendo la sfoglia dell’impasto su se stessa, come se si trattasse di un involtino. Si generano così i barilotti (pasta avvolta su se stessa). Unendo bene le parti finali di due barilotti e sovrapponendo i due pezzi trasversalmente passandoli uno sull’altro, si ottiene questo delizioso pane all’olio dalla forma curiosa.
Barilini: si tratta di piccoli panini all’olio ideali per essere farciti con salumi, verdure grigliate e formaggi.
In qualsiasi forma lo assaggiate, il pane all’olio è sempre un pane gustoso, dal sapore classico e intramontabile. Il pane all’olio, come la michetta, fa parte dei pani della tradizione del “pane quotidiano”, cioè il pane creato per il consumo giornaliero, non adatto ad essere messo in tavola nei giorni successivi alla sua preparazione. I pani della tradizione del “pane quotidiano” sono tutti di piccola pezzatura (circa 100 gr), e si contrappongono ai pani più grandi di circa 1 kg, che invece si conservano bene per più giorni dopo la loro realizzazione.
La materia prima
Per la preparazione del pane all’olio, si usano materie prime semplici e genuine: olio extravergine di oliva, sale marino, farina di grano tenero e biga (un preimpasto a base di acqua, farina e lievito di birra in bassa percentuale, lasciato a lievitare per almeno 24h in una cella di fermo lievitazione). A completare l’impasto ci sono il brodo e il malto.
Il brodo nel pane
Per “brodo”, nel mondo della panificazione, si intende lievito madre allo stato liquido. Per altri tipi di pane si usa il lievito madre solido, impastato con altra farina in modo da renderlo più solido, per agevolarne il mantenimento nel tempo.
Cos’è il malto?
Il malto è un dolcificante naturale usato nella panificazione, per favorire la fermentazione e di conseguenza la lievitazione. Il malto si ottiene dalle cariossidi di cereale macerate (chicchi di orzo macerati e germinati).
Il procedimento
Preparare il pane all’olio è molto semplice, bisogna impastare la farina con la biga, l’acqua, il lievito madre, il sale, l’olio, il brodo e il malto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Quando l’impasto ha presto la giusta corda, si preformano dei pastoni che vengono tranciati e divisi in pezzi. Da ogni pezzo si formano dei “salsicciotti”, disposti poi nelle teglie e decorati a coltello.
Il pane all’olio deve lievitare per 3 ore e infine è cotto in forno per 20 minuti a 240°C.
La ricetta
Il Gran Cotto Negroni è perfetto per completare il gusto avvolgente del pane all’olio. La giardiniera di verdure darà la giusta croccantezza a questo panino adatto ad ogni momento della giornata.
Preparazione:
- Tagliate il panino a metà.
- Aggiungete le fette di fontina.
- Unite la giardiniera di verdure ben scolata dall’aceto di vegetazione (cavolfiore, peperone, cetriolo, olive, carote, sedano e altre verdure a piacere)
- Farcite con il prosciutto cotto e coprite con l’altra fetta di pane.