Pan Tramvai: dalla periferia alla città, ecco la storia del ricco pane dei poveri
Uno degli ingredienti principe del Pan Tramvai è senza dubbio l’uvetta, che costituisce circa il 50% del suo peso e grazie alla sua dolcezza si abbina alla perfezione con salame, coppa e mortadella.
Negli anni ’50 il Pan Tramvai era il pasto dei pendolari che dalla Brianza dovevano raggiungere Milano in tram. Da allora la sua ricetta non è cambiata e continua a popolare i banconi dei forni più prestigiosi e tradizionali, come il Panificio Grazioli.
La storia
Intorno alla metà del secolo scorso, con la comparsa dei primi tram a vapore, il Pan Tramvai era il pasto di tutte quelle persone che, per lavoro o per varie commissioni, dovevano raggiungere la città di Milano dalla Brianza.
Soprannominato anche “panettone dei poveri” proprio per la ricchezza dei suoi ingredienti e per la dolcezza del suo impasto, il Pan Tramvai era venduto alle fermate del tram insieme ai biglietti di percorrenza e, talvolta, era addirittura dato come resto al posto del denaro.
Preparazione:
Per preparare il Pan Tramvai secondo l’antica ricetta regionale, si impastano acqua, farina integrale di grano tenero, farina bianca di grano tenero, sale e lievito madre. Tutti gli ingredienti si impastano fino ad ottenere un composto compatto ed elastico al quale è poi aggiunta l’uvetta. Quando gli ingredienti sono ben amalgamati, l’impasto deve lievitare per circa 3 ore. Successivamente il Pan Tramvai è diviso in pezzi e modellato a forma di classico filone, tutti i filoni sono disposti su assi di legno dove riposeranno dalle 4 alle 6 ore. Trascorso questo tempo, i filoni finiscono in forno per la cottura a 240°C per 40 minuti.
L’abbinamento
Nonostante la sua naturale dolcezza, il Pan Tramvai è perfetto per essere consumato insieme a pietanze sapide dal gusto deciso come il Salame Milano Negroni, un salume ottimo, in grado di esaltare tutti i gusti di questo meraviglioso pane.
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