Gusto in mostra a Taste
L’elenco è lungo, la caratteristica che li accomuna: quella di possedere un sapere. L’abilità nell’impastare pane, strizzare uva, irretire pesci, mungere pecore, portare al pascolo mucche, stagionare prosciutti… E trasformare tali abilità in prodotti d’eccellenza.
Mescolate le carte in tavola: che si tratti di mare, di collina, di montagna il risultato non cambia e si chiama qualità. L’eccellenza dei nostri migliori artigiani del gusto la trovate da sabato 12 a lunedì 14 marzo a Firenze , nell’evento organizzato alla Stazione Leopolda dal Gastronauta Davide Paolini.
Si chiama Taste e se il gioco vi piace tanto, e vi piacerà, allora fatevi coinvolgere anche Fuori di Taste . Che non significa partire per la tangente, perdere la trebisonda, uscire di senno. Ma solo lasciarsi andare nel delizioso vortice di eventi paralleli alla sesta edizione del salone dedicato a quanto di meglio, in fatto di food e lifestyle, il nostro paese sa dare.
Questi momenti “fuori” sono dislocati negli oltre cento appuntamenti sparsi per il capoluogo toscano, culla del Rinascimento. In ristoranti, enoteche, boutique, gastronomie, persino teatri, gallerie d’arte e musei. Tutti affaccendati ad ospitare vini, formaggi, biscotti e tanti scampoli di bontà appositamente apparecchiati per il folto gruppo di foodies (l’edizione passata erano oltre 10mila) che convoglieranno qui per la tre giorni toscana.
“Taste nasce sei anni fa per sopperire a un vuoto. Quello della mancanza, in Italia, di una manifestazione con prodotti di eccellenza veramente selezionati – spiega Davide Paolini, che ha organizzato questo bel salotto in collaborazione con Pitti Immagine – dove a proporli non fosse un agente, un venditore o un negoziante, ma chi quei cibi li fa realmente. Volevo li spiegasse, che facesse formazione”. Ecco perché agli stand si assaggia e si dialoga tanto. Per acquistare c’è un corner alla fine del percorso con scatolette, buste, cestini, bottiglie in bella mostra sugli scaffali, pronte ad essere afferrate e condotte alla cassa. Una sorta di supermercato da accorti gourmet, il sunto del meglio del meglio che potremmo regalare alla nostra credenza.
E poi gli incontri condotti da Paolini sul suo “ring”, dialogando con il presidente del Consorzio Brunello di Montalcino Ezio Rivella (sabato ore 12), con il decano degli enologi altoatesini Giorgio Grai (sabato ore 17), Franco Ziliani presidente della Guido Berlucchi (domenica ore 12), Giacomo Tachis padre di Sassicaia e Tignanello (domenica ore 16.30), giocando con vino e segni zodiacali in compagnia di Andrea Gori (lunedì ore 11). Domenica (ore 14) saranno chiamati in causa sette grandi della ristorazione (Massimiliano Alajmo, Heinz Beck, Moreno Cedroni, Gennaro Esposito, Giancarlo Perbellini, Ciccio Sultano, Mauro Uliassi) sul tema del lievito madre. “Non saliranno in cattedra, non cucineranno – spiega Davide Paolini – Racconteranno l’esperienza personale per impiegare il lievito nel pane, la pizza, i dessert”.
Dunque: appuntamento a Taste. Nella culla del Rinascimento.