Con l’estate arriva il gelato. Noi ci mettiamo i salumi…
Arriva l’estate ed ecco che si parla di gelato. Quello tra il gelato e il caldo estivo potremmo dire che è un rapporto più diretto di quello tra causa ed effetto. Ecco dunque quello “fatto bene” da una parte (con ingredienti freschi e “veri”) e invece quello fatto con le bustine dall’altra. Con tanto di classifiche annesse, post e recensioni sui vari blog della rete, classifiche cittadine (qual è il miglior gelato di Roma o di Milano?), dibattiti e conseguenti “polemiche” di carattere enogastronomico. Perché poi, in fin dei conti, ognuno è libero di scegliersi il gelato (e la gelateria) che più gli piace. Con il gelato in bella mostra, gonfiato o meno, o invece nei pozzetti (anche detti carapine), nascosti all’occhio del pubblico ma per questo più “elitari” (concedeteci il termine). Come fa anche la famosa(issima) catena di gelati Grom, che di una certa idea di gelato ha fatto ormai una filosofia (di successo).
Noi in questo spazio (virtuale) parliamo di panini, di pane e salumi. Insomma siamo esperti di “salato”. Ma non ci siamo fatti mancare niente in questi anni. Non potevamo farci sfuggire un’occasione più unica che rara quando, in occasione della presentazione della guida foodies al Gambero Rosso nel 2010, abbiamo per la prima volta conosciuto (e chiacchierato) con Simone Bonini, aka gelateria Carapina di Firenze. Fu un incontro fugace, veloce e mischiato tra mille (gli happening servono anche a questo). Ma quando si dice il “colpo di fulmine”….
Ci siamo cercati, ci siamo inseguiti. Più che altro lo abbiamo inseguito noi, visto che lui ha sempre mille cose da fare e altrettante in testa, pronte a trovare una strada per essere messe in pratica. Perché ci piaceva l’idea di osare un po’ di più. Di trovare il modo di lanciare i salumi Negroni CON il gelato. Non sapevamo in che modo, ma proprio per questo ci siamo affidati al genio e alla sregolatezza di Simone. Che sapevamo ci avrebbe dato una risposta positiva (e fattibile) in tal senso.
Così è stato. Dopo poco parlare e alcune idee buttate sul tavolo, il fiorentino (Simone) si è presentato da noi dicendo: io faccio 4 gusti, voi ci abbinate 4 salumi. Poi lo presentiamo da me in gelateria a Firenze. E noi di tutta risposta: e allora noi lo lanciamo a Roma, serata inaugurale di Vinoforum. Insomma, poche chiacchiere.
Simone ha tirato fuori dal cilindro abbinamenti tanto immediati quanto geniali (nella loro particolarità). Gelato al fico e salame Cremona IGP; gelato al pistacchio e mortadella Bologna IGP; e ancora gelato al Parmigiano Reggiano 24 mesi e prosciutto crudo di San Daniele DOP; per terminare con il gelato al prosecco e culatello di Zibello DOP. Dobbiamo dire altro?
Chi li ha provati, a Firenze presso (la salumeria) Carapina, o a Roma a Vinoforum, potrà dirvi se il gioco valeva la candela. Noi ci siamo divertiti ad osare, anche perché dall’altra parte avevamo un vero e proprio istrione. Che ci ha contagiato.
Pensiamo che il risultato sia stato ottimo. D’altronde il gelato come aperitivo ormai è sulla bocca di tanti. Lo stesso Carapina negli ultimi giorni, in occasione di Pitti a Firenze, ha “incontrato” il più famoso trippaio fiorentino, Luca Cai (Il Magazzino), per un evento con abbinamenti ancor più arditi: polpette di lampredotto con gelato al Pecorino oppure, tanto per dirne uno, Totani di Bosco e Gelato al pomodoro Fiorentino.
Chi vivrà, vedrà. Capiremo se questa è la strada da seguire per “sdoganare” il gelato e farlo diventare un vero e proprio “gelato d’autore”!