Buon compleanno panino!
Credo che questo articolo pubblicato oggi su Il Gastronauta ci interessi da vicino. Ringraziamo dunque Davide Paolini (fonte utile di mille spunti enogastronomici) per averci rammentato una “scadenza” così significativa. Il panino, anche detto sandwich, compie 250 anni. E non se li porta affatto male, considerato il fatto che negli ultimi anni, come andiamo dicendo su questi “schermi” dal giorno della nostra nascita (nel lontano 2008), il panino ha vissuto una vera e propria trasformazione.
Dopo essere stato infatti relegato per anni al rango di “cenerentolo degli spuntini”, “ultima spiaggia”, “speazzafame“, e aver dovuto sostenere il peso di una reputazione da pasto-non pasto, merenda povera e poco nutriente per antonomasia, ecco che il panino del Terzo Millennio si è reinventato nelle vesti di un vero e proprio pasto per intenditori.
E noi siamo felici di averne seguito (da vicino) l’evoluzione. Favorita forse no (non siamo così presuntuosi, ma sicuramente accompagnata, nel nostro piccolo…. Con i panini d’autore realizzati dai grandi chef (da Oldani a Esposito, da Crippa a Tassa, da Stabile a Cuttaia, solo per citarne alcuni), attraverso un vero e proprio Giro d’Italia lungo la Penisola. Con quelli dei “paninari” DOC, vedi Alessandro Frassica di ‘Ino, o quelli realizzati in collaborazione con locali foodies per eccellenza, come ad esempio il tempio dello street food palermitano (Antica Focacceria San Francesco) o il regno delle birre artigianali (Open Baladin a Roma).
Per non parlare poi dei panini realizzati da voi, che nulla hanno da invidiare a quelli più blasonati e che possono definirsi a tutto tondo panini “d’autore”!
Alcuni degli indirizzi segnalati nell’articolo li conosciamo, altri no. Per voi assidui lettori del nostro blog, un’occasione per segnalare i vostri.
Noi seguiremo da vicino il “dibattito”, chissà che non diremo (modestamente) anche la nostra.