Prosciutto di Parma
Fiore all’occhiello della tradizione salumiera italiana, si distingue dagli altri crudi per specifiche caratteristiche che lo rendono inconfondibile in quanto a consistenza, aroma e gusto.
Si ricava dalle cosce intere di suini italiani pesanti, di razza large white, andrance e duroc, allevati e macellati dopo i nove mesi di età in territori vocati di 11 regioni del Centro-Nord Italia. La coscia viene rifilata, asportando muscolo, cotenna e grasso, quindi salata in due fasi. Una volta lavata e asciugata in condizioni ambientali naturali, viene appesa e battuta per conferire la tipica forma tondeggiante. Dunque si passa alla sugnatura, che consiste nel ricoprire con grasso di maiale, sale e pepe macinato e talvolta farina di riso la fossetta attorno alla noce e la parte muscolare.
La stagionatura dura come minimo dieci-dodici mesi, al termine dei quali, in seguito alle verifiche di conformità ai parametri del disciplinare, il Consorzio apporrà a fuoco il marchio di garanzia “Corona ducale a 5 punte”. Il prodotto finito è privo di piedino e il peso non deve essere inferiore ai sette chili.
Un fetta di Parma è caratterizzata da un colore uniforme tra rosa e rosso, inframmezzato dal bianco delle parti grasse.
Come valore nutritivo si tratta di un alimento estremamente digeribile, dotato di un alto contenuto proteico e vitaminico, caratteristiche che lo rendono adatto anche all’alimentazione di bambini, anziani e sportivi. E poi il gusto ineguagliabile, dolce, delicato, le componenti aromatiche inconfondibili, il giusto equilibrio tra parti grasse e magre ne fanno un alimento, oltre che sano, anche particolarmente gustoso e appetibile.
Per saperne di più:
www.prosciuttodiparma.com
www.analisicrudoparma.it
AA.VV., Salumi d’Italia. Storia, produzione, assaggio, Slow food Editore