Culatello di Zibello e Cerasuolo di Vittoria
Obbligati alla nobiltà.
Un obbligo che nasce dalla qualità indiscussa che caratterizza due prodotti lontani geograficamente ma uniti dal filo rosso dell’eccellenza.
Da un lato troviamo il Culatello di Zibello, incontrastato principe della salumeria italiana, dall’altra il Cerasuolo di Vittoria, primo vino siciliano ad aver ottenuto la D.O.C.G. nel 1995.
Quando parliamo del re dei salumi, ci riferiamo a quel particolare prodotto realizzato nella bassa parmense esclusivamente nei mesi che vanno da ottobre e febbraio, periodo in cui queste terre sono avvolte dalla nebbia e dal freddo. In siffatte condizioni climatiche la coscia di suino pesante italiano, allevato esclusivamente in Lombardia o Emilia-Romagna, verrà decotennata, sgrassata, disossata, separata dal fiocchetto e rifilata a mano, così da conferirle la caratteristica forma a pera; la lunga stagionatura farà il resto, accompagnando il Culatello dalle nebbie invernali all’afa estiva, per un minimo di 12 mesi.
l risultato ottenuto sarà un salume dal colore rosso intenso e uniforme, con una carne ben compatta e dal grasso di colore bianco. Un tripudio di profumi accompagnerà l’olfatto, spaziando da tratti vinosi e di frutta secca, fino a giungere a sentori speziati e di affinamento in cantina. Morbido ed elastico al palato, al gusto sarà dolce e delicato, ma dal carattere deciso con una nota finale sapida che veicolerà ricordi di sottobosco come i funghi e il muschio.
Per trovare il suo degno compagno per un perfetto abbinamento ci sposteremo parecchio a sud nella nostra penisola, fino a giungere in Sicilia, e precisamente in quella spicchio di terra che si trova intorno alla città di Ragusa. Il Cerasuolo di Vittoria è un vino ottenuto dalla fusione di due vitigni autoctoni locali, il Nero d’Avola e il Frappato; il prodotto che si ottiene avrò un colore rosso rubino, dagli spiccati aromi fruttati, con una struttura non eccessivamente alcolica perfetta per controbilanciare la consistenza del Culatello.
Per un incontro all’insegna del gusto e dell’eleganza dei sapori prendete una classica rosetta e riempitela con qualche fetta del nobile salume, arricchendola con scaglie di parmigiano e un sottile velo di mostarda, accompagnandola con un calice di Cerasuolo ad una temperatura di 12°.
Quando due fuoriclasse si incontrano il risultato non potrà che essere stupefacente.