Come abbinare il vino rosso al cibo
Abbinare il vino rosso al pranzo o alla cena e in generale al cibo non è poi così difficile, l’importante è conoscere le caratteristiche organolettiche del vino in modo da accostarlo ad una ricetta, un ingrediente o ad un menù ottenendo il massimo dal cibo e dal vino.
Non è vero che il vino rosso può essere abbinato solo ad arrosti di carne, selvaggina o primi piatti elaborati come le lasagne o la pasta al forno, questo abbinamento è corretto soprattutto quando si scelgono vini rossi corposi e robusti. Ma ne esistono molti che sono di sapore più leggero e molto gradevoli di sapore che possono essere abbinati anche con delle portate a base di pesce. I vini rossi strutturati da questo punto di vista sono meno versatili in abbinamento alle pietanze.
Ogni regione d’Italia è caratterizzata da uve autoctone e dunque vini, rossi o bianchi, più o meno corposi. Ecco un breve giro turistico ed enogastronomico dei vini rossi regione per regione.
In Valle d’Aosta i vini rossi tra cui scegliere sono tantissimi. Ci sono il Neyret, Fumine, Torrette, Enfer d'Arvier, Arnad Monjovet, Donnas, Vien de Nus e il Petit Rouge. Spostandoci in Piemonte troviamo il celebre Barolo e Barbaresco, oltre che Nebbiolo e Barbera, ma anche il Dolcetto, la Freisa e il Grignolino. In Liguria i primi da citare sono il Sangiovese e il Ciliegiolo poi il Dolcetto e l'Ormeasco. In Lombardia troviamo oltre alla Chiavennasca anche la Barbera e la Croatina. Del Veneto non possiamo non citare l’ Amarone, il Raboso, il Marzemino e il Pignola. Poi in Alto Adige dove ci sono i rossi prodotti con uva Pinot Nero. In Trentino dove uno su tutti merita di essere citato ed è il Teroldego. I vini del Friuli Venezia Giulia sono il Refosco dal Peduncolo Rosso e lo Schioppettino.
Scendiamo in Emilia Romagna per il Lambrusco e il Sangiovese che si trova anche in Toscana. Qui si trovano anche il Chianti, il Brunello di Montalcino e poi ancora il Nobile di Montepulciano, il Carmignano e il Morellino di Scansano. Ottimi i rossi dell’Umbria tra cui il Torgiano, il Colli Amerini e il Colli del Trasimeno, in cui si trova l'uva Sangiovese. Nelle Marche i vini più rappresentativi sono il Rosso Conero e il Rosso Piceno.
Arriviamo in Lazio per i vini prodotti con uva Sangiovese e Montepulciano. La stessa che è protagonista dei vigneti dell’Abruzzo. Il Molise offre i vini Sangiovese e Aglianico che si trova anche in Campania e in Basilicata.
In Puglia il vino più rappresentativo è certamente il Negroamaro così come il Primitivo di Manduria. In Calabria ci sono il Cirò e il Groppello. Per la Sicilia bisogna ricordare il Nero d’Avola e in Sardegna il Cannonau.
Ovviamente questi vini sono solo una piccola parte della grandissima produzione italiana. Ci siamo limitati a citare i più famosi e rappresentativi per ogni regione.
Vini tannici e vini acidi come abbinarli
Nel vino rosso l’elemento che influenza il sapore è il tannino che si trova nelle bucce dell’uva e che influenza la sensazione di astringenza - volgarmente potremmo tradurla come “allappamento” - e che quindi è fondamentale nella scelta delle pietanze.
Il tannino aiuta a bilanciare la salivazione che si produce mangiando proteine - carne e formaggio - mentre l’alcol serve a sgrassare la bocca mentre si mangiano pietanze elaborate a base di carne.
I vini molto tannici sono quell prodotti con Nebbiolo, Cabernet Sauvignon e Tannat oppure Sagrantino. Potete quindi scegliere un rosso fermo come il Lagrein DOC, un rosso secco come il Barbaresco, il Barolo. Benuara della Sicilia ha un grande corpo così come il Chianti e il Cabernet Maremma Toscana.
Questi vini son solo alcuni di quelli che possono essere serviti con arrosti, carni rosse, selvaggina, formaggi e salumi dal sapore intenso come il prosciutto crudo, il culatello, il lardo, il salame. Provateli con i cotechini e gli zamponi. Con i vini rossi maturi, il tannino diventa più delicato, quindi potete scegliere questi per servire dei piatti saporiti come la carne alla griglia.
I vini rossi corposi in genere sono poco acidi, caratteristica più facile da riscontrare nei vini giovani e freschi prodotti con uve che hanno poco tannino oppure che non sono stati maturati in botti - altro elemento che influenza la presenza di tannino nel vino rosso - ecco perché i vini più acidi sono adatti ad essere abbinati ai piatti a base di pesce, ma anche con pietanze piuttosto dolci come le portate con carne di maiale oppure le ricette di pasta al forno molto ricca.
Alcuni esempi di vini giovani e leggeri sono il Pinot Nero, il Barbera del Monferrato, Il Bardolino e il Marzemino. Provate anche i Merlot o il Golfo del Tigullio Ciliegiolo ottimo con i risotti di funghi e pancetta. Per un fritto misto potete provare il Lambrusco.
Questi vini più leggeri e acidi saranno ottimi con le carni bianche di pollo o coniglio. Potete certamente abbinarli al prosciutto cotto, ai wurstel e a tanti panini farciti.